Intervista a Rosy

3.Quando sei diventato scrittore ?

Sono diventata scrittore in tutti gli effetti a Settembre 2024, quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, sostenuta dalla mia migliore amica Desy, che è stata il mio più grande supporto.

4.Perché hai deciso di diventare scrittore ?

Per me essere scrittrice significa dare vita alle idee e alle emozioni che abitano dentro di me, trasformandole in parole capaci di ispirare, emozionare e far riflettere. È un modo per esplorare la realtà, inventarne di nuove e condividere prospettive diverse con chi legge. Significa anche affrontare le mie paure, mettermi in gioco e accetta la vulnerabilità che deriva dal mostrare una parte di me stessa. Essere scrittrice, però, non è solo creare storie, ma anche ascoltare, osservare il mondo con curiosità, e trovare la bellezza nei dettagli che spesso sfuggono agli altri. È un viaggio continuo di apprendimento, crescita e trasformazione. E soprattutto, è stato il mio sogno più grande fin da quando ero bambina, quando immaginavo mondi fantastici e sognavo di condividerli con gli altri.

5.La tua famiglia sostiene la tua scrittura ? Cosa ne pensa ?

Si, la mia famiglia è felicissima e mi sostiene ogni giorno in questo percorso. Anche mio marito è sempre al mio fianco, incoraggiandomi a continuare a scrivere e a credere nel mio sogno. Il loro sostegno è essenziale per me e mi spinge a non fermarmi.

6.Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi ?

Mi piace ascoltare musica mentre scrivo perché mi rilassa e mi aiuta a concentrarmi di più. Le melodie creano un ambiente tranquillo che mi permette di immergermi meglio nel mio lavoro, lasciando fluire le parole senza distrazioni.

12.Come gestisci le recensioni negative sul tuo libro ?

Gestire le recensioni negative non è sempre facile, ma cercherò di vederle come un’opportunità per crescere. Non le prendo personalmente e mi concentro sugli aspetti costruttivi per migliorare. So che non posso piacere a tutti, ma ogni critica è un passo per diventare una scrittrice migliore.

13.Quali attori pensi che interpreterebbero i tuoi personaggi se il tuo libro diventasse un film ?

Se il mio libro diventasse un film, vedrei Alice Pagani come protagonista femminile, grazie alla sua grinta e profondità, e Mariano di Vaio per il ruolo maschile, per il suo carisma e fascino. Entrambi porterebbero molta energia alla storia.

14.I tuoi lettori ti contattano ? Cosa dicono ?

Essendo ancora nuova nel settore, non ho ricevuto molti contatti dai lettori, ma spero che man mano che mi farò conoscere, inizieranno a scrivermi. Mi piace molto sapere cosa pensano dei miei lavori e sono curiosa di vedere come evolverà il rapporto con chi mi leggerà.

15.Quale autore famoso ritieni migliore ?

Felicia Kingsley e Rokia sono autrici che mi ispirano moltissimo. Felicia, con la sua energia e le sue storie, mi fanno sempre sorridere e riescono a farmi uscire dal blocco creativo. Rokia, invece, mi colpisce per la profondità emotiva e l’autenticità che riesce a trasmettere nelle sue parole.

19.Come costruisci i tuoi personaggi e la trama ?

Costruisco i personaggi immaginando prima le loro caratteristiche principali, poi faccio evolvere la trama in base alle loro reazioni e scelte.

20.Tra la tua trama e i tuoi personaggi, cosa è essenziale per te? Perché ?

Tra la trama e i personaggi, per me sono essenziali i personaggi. Sono loro il pilastro della storia, quelli che danno vita agli eventi e con cui i lettori possono connettersi emotivamente. Una trama può essere avvincente, ma senza personaggi credibili e profondi, manca l’anima della narrazione. Perché i personaggi permettono di esplorare temi molto intensi attraverso esperienze personali. Attraverso le loro scelte, conflitti e trasformazioni, la storia assume un significato profondo. Sono loro che restano nel cuore dei lettori, molto più di una sequenza di eventi.

21.Quale parte del tuo processo di scrittura è il più difficile?

La parte più difficile del mio processo di scrittura è sicuramente l’inizio. Superare il blocco iniziale, quando la pagina è ancora vuota e le idee sembrano non voler prendere forma, è una sfida. Spesso mi trovo a dubitare del mio lavoro, ma una volta superato quel momento, la scrittura diventa più fluida.

22.Che consiglio dai ai nuovi autori ?

Il mio consiglio per i nuovi autori è di non avere paura di fallire e di scrivere senza giudicarsi troppo. La prima versione di una storia non deve essere perfetta, l’importante è iniziare. Inoltre, abbracciate le critiche costruttive e usatele per crescere anche se non è facile. La perseveranza è fondamentale ogni passo, anche piccolo, è un progresso.

23.Quale è la tua esperienza con il blocco dello scrittore ?

Ho avuto il blocco dello scrittore a Ottobre, a causa dello stress e degli impegni legati ai preparativi per il matrimonio. Tutta quella pressione mi ha reso difficile concentrarmi sulla scrittura in quel periodo.