Siamo tornate con una nuova intervista ad Adriana Dimasi!

Mi chiamo Adriana Dimasi, ho superato i quaranta, faccio un lavoro completamente diverso dalla scrittura.
1. Quando hai iniziato a scrivere?
Ho iniziato a scrivere racconti brevi sin dalle superiori, ma sono sempre rimasti lì, nel cassetto e nessuno mai li ha letti a parte qualche amica di scuola dell’epoca. Ho sempre letto molto però, leggere mi aiuta ancora oggi, a estraniarmi dalla realtà quando ne sento il bisogno. Leggo di tutto, dai classici inglesi romantici ai thriller americani e italiani di oggi, e nella mia testa si è formata una storia che, nel 2009 ho iniziato a mettere giù d’impulso. Una necessità di mettere nero su bianco la storia che il mio cervello aveva elaborato.
2. Cosa ti ha fatto avvicinare al mondo della scrittura?
La lettura mi ha fatto avvicinare al difficile mondo della scrittura.
3. Quando sei diventato scrittore?
Mi sono sentita scrittrice quando è arrivato il mio primo romanzo stampato a casa con tanto di copertina e titolo.
4. Perché hai deciso di diventare scrittore?
Non ho deciso di diventare scrittrice, è stata un’esigenza, per me è stato terapeutico. Era un periodo difficile della mia vita, e scrivere mi ha aiutata a superare quel periodo. Da lì non ho più smesso.
5. Qual è la tua esperienza con il blocco dello scrittore?
La mia esperienza con il blocco dello scrittore è questa. Quando sono in blocco chiudo, lascio fermentare, leggo altro, mi distraggo. Poi dopo un tempo che mi sembra quello giusto, riapro, rileggo e provo ad andare avanti. Alcune volte il processo lo ripeto finché non esce qualcosa di valido.
6. Come costruisci i tuoi personaggi e la trama?
I personaggi e la trama partono da una piccola singola idea, e man mano che scrivo creo e approfondisco a seconda dell’esigenza, seguo la storia.
7. Tra la tua trama e i tuoi personaggi, cosa è essenziale per te? Perché?
I miei racconti sono storie di azione, di amore, di indagini e pieni di colpi di scena. I personaggi sono vari, uomini e donne con trascorsi difficili che si uniscono per un bene comune. Ci sono dei punti fermi che sono la lealtà, la fratellanza, il concetto di famiglia ma non parenti, la famiglia che ti crei. Le trame sono appunto varie inaspettate con diversi colpi di scena, proprio perché a me piacciono così e le voglio movimentate.
8. Come gestisci le recensioni negative sul tuo libro?
Rispetto le idee di tutti. Non siamo tutti uguali, non a tutti piacciono le stesse cose, e i punti di vista sono anche quelli molto differenti. Secondo me è tutto lecito, l’importante è non sminuire il lavoro altrui e non essere offensivi.
9. Quale parte del tuo processo di scrittura è il più difficile?
La parte del processo di scrittura più difficile è quando devi fare quadrare tutto, quando fai modifiche e poi devi fare in modo che sia tutto coerente, che non ci siano buchi di trama.
10. Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi?
Mentre scrivo ascolto musica. Normalmente musica rock anni Settanta, i miei gruppi preferiti son più o meno tutti di quel periodo. Musica. La musica mi ispira.

11. Quanti libri hai scritto finora?
Fino ad ora ho scritto tre romanzi, ma pubblicati due. Sono ognuno legato all’altro ma comunque autoconclusivi.
12. Quale dei tuoi libri ti è piaciuto di più scrivere?
Domanda difficile, quale libro mi è piaciuto di più scrivere, perché sul momento le emozioni sono concentrate su ciò che sto scrivendo e ogni volta che sviluppo una storia è molto emozionante, sono presa dal momento, dalla foga delle cose che succedono.
13. Quale autore famoso ritieni migliore?
Migliore in assoluto non esiste per me, amando diversi generi ci sono i preferiti e sono diversi.
14. Dove trovi le idee per i tuoi libri?
Le idee per i miei libri le trovo nella vita di tutti i giorni, ascoltando storie di colleghi, il telegiornale, guardando i film. Vita.
14. Che consiglio dai ai nuovi autori?
Ai nuovi autori consiglio di non affidarsi a case editrici a pagamento. Per la maggior parte dei casi non mantengono mai ciò che ti dicono, e curano poco o niente la parte dell’editing che invece è molto importante.
15. Vorresti essere pubblicato da una casa editrice, oppure preferiresti rimanere indipendente?
I miei libri sono pubblicati da case editrici piccole, che io ringrazio molto. Il primo è stata una bruttissima esperienza, sono cascata nella trappola dell’editoria a pagamento, da ingenua inesperta. Il secondo invece, l’ha pubblicato PUBME, una casa editrice che ha creduto nella mia storia e l’ha pubblicata con cura e con tutti i crismi. La cura che una casa editrice mette in un romanzo è importante, soprattutto se è il tuo!
16. Preferisci libri cartacei o ebook?
Preferisco di gran lunga i libri cartacei, il libro fisico per me ha tutto un altro fascino.
17. I social media svolgono un ruolo importante per te come autore?
Sinceramente non è da molto tempo che mi sono affidata al mondo dei social come metodo di pubblicità diciamo, spero mi sia utile, vorrei fare conoscere i miei libri, le mie storie a più gente possibile. Condividere per dare speranza.
18. Quali attori pensi che interpreterebbero i tuoi personaggi se il tuo libro diventasse un film?
Ci ho pensato tante volte agli attori che potrebbero interpretare i personaggi dei miei romanzi, ma non è semplice, ogni volta cambio idea. Comunque tutti attori famosi dei film d’azione americani che conosciamo tutti.
19. La tua famiglia sostiene la tua scrittura? Cosa ne pensa?
La mia famiglia mi sostiene, mi incoraggia.
20. I tuoi lettori ti contattano? Cosa dicono?
I lettori mi contattano ma solo quelli che mi conoscono. Nessuno sconosciuto mi ha mai contattata per adesso.
"Ciò che trovo difficile è trovare persone che leggano. Tanti ti dicono, che bello scrivi romanzi peccato che io non leggo. È davvero triste. Mi piacerebbe che i social dessero possibilità a me e gli emergenti come me. Vorrei che il popolo giudicasse la storia non perché sei già qualcuno, ma perché anche un nessuno potrebbe aver creato qualcosa di interessante." Adriana Dimasi
VI RINGRAZIAMO PER AVERCI SEGUITO E PER AVER LETTO LE PAROLE DI ADRIANA, ADESSO VI CHIEDIAMO DI AGGIUNGERE UN COMMENTO E UNA VALUTAZIONE PER CAPIRE SE VI PIACCIONO QUESTO TIPO DI INTERVISTE.
Aggiungi commento
Commenti