Seconda intervista di agosto con un'altra autrice, Greta Addams.

Ecco qui la sua presentazione.
"Mi chiamo Greta Addams. Come ogni autore che conosco, anch’io ho aperto il mio profilo Instagram. La mia pagina si chiama @greta_addams_official_. Ho deciso di aprire questo account per condividere con tutti le mie grandi passioni: la lettura e la scrittura. Ovviamente, queste non sono gli unici interessi che ho. Nella mia biografia, infatti, mi definisco anche una scrittrice multigenere, un’accanita cinefila, una timida poetessa e una bibliofila bookblogger."
1. Quando hai iniziato a scrivere?
Ho cominciato a 14 anni. A quell’epoca, era soltanto una mia passione nascosta. E non un vero e proprio interesse. Come è diventato tutt’ora. Nonostante ciò, era già una valvola di sfogo forte. Questa, infatti, mi trasmetteva un qualcosa che non si poteva spiegare. Ma che era presente in molti momenti delle mie giornate. Soprattutto quando avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. E non avevo nessuno attorno a me. Ma soltanto questa voce interiore. Con la quale avevo creato una sorta di “dialogo”.
2. Cosa ti ha fatto avvicinare al mondo della scrittura?
Sicuramente, un fattore importante è stata la lettura. Di qualsiasi genere. Dai libri di avventura, ai fumetti di Paperino e Topolino. Dai manga, a Diabolik e Dylan Dog. Dai thriller ai gialli. Senza di essa, non sarei qui. Con un romanzo tra le mani. Molti libri in cantiere. Ed un profilo tutto mio. In cui posso farvi entrare nel mio mondo. Pubblicando ogni giorno qualcosa di diverso. Per attirare molte persone. Affinché la lettura e la scrittura possano ancora circolare. Anche attraverso la mia piccola parte.
3. Quando sei diventata scrittrice?
Questa è una bella domanda. Dunque, sono diventata una scrittrice in un momento preciso. Cioè, quando ho pubblicato il mio primo romanzo d’esordio. Ormai, sono quasi passati due anni. Però, ricordo quel momento come fosse accaduto ieri. Perché l’inizio di un sogno non si dimentica facilmente. Né credo che si debba fare qualcosa del genere. Soprattutto se dietro c’è un desiderio così forte che è quasi inspiegabile. Così come è stato per me. E spero che questo accada anche a molte altre persone.
4. Vorresti essere pubblicato da una casa editrice, oppure preferiresti rimanere indipendente?
Prima di rispondere, devo fare una precisazione. Il mio romanzo d’esordio è già stato pubblicato da una casa editrice. Anche se si tratta di un’attività di medie dimensioni. Il cui nome è Elison Publishing. E con cui sto lavorando anche attualmente. In futuro, però, vorrei diventare un’autrice indipendente. Quindi, preferirei staccarmi da queste realtà. E, di conseguenza, fare da me. Perché è stato un percorso molto tortuoso che non vorrei ripetere. Nonostante io sappia bene a che cosa sto andando incontro.

5. Qual è la tua esperienza con il blocco dello scrittore?
Ho già sentito parlare di questo “incubo”. Fortunatamente, non l’ho mai avuto. Almeno, non fino ad ora. Tuttavia, spero di non averlo. Anzi, non me lo auguro nemmeno. Sia nella lettura e sia nella scrittura. Poiché, so che non è un ostacolo facile da superare. Visto che si ha l’impressione di essere “spenti”. Soprattutto, in merito alla propria creatività. Oppure quando si sta scrivendo un romanzo. E non si riesce più ad andare avanti. Dato che si rimane quasi “incollati” davanti ad una pagina bianca.
6. Perché hai deciso di diventare scrittore?
Un’altra domanda interessante. Però, non ho compiuto questa scelta per caso. Bensì, per una motivazione valida. Ovvero, tirare fuori la mia voce letteraria. Per metterla su carta. Anche se questo è successo ad un certo punto della mia vita. Vale a dire, quando ne avevo abbastanza di stare in silenzio. Senza potermi esprimere come volevo. Senza avere una mia voce. Che le altre persone potevano ascoltare. Con il cuore prima. E con gli occhi poi. Quindi, leggendone semplicemente le parole. Anche nella propria testa.
7. I social media svolgono un ruolo importante per te come autore?
Ovviamente sì. Soprattutto per la mia pagina che ho costruito da zero. Con il corso del tempo. E con la pazienza di un santo. Poiché non è stato facile avvicinare i miei attuali seguaci a me. Visto che ho dovuto trovare anche il modo in cui attirare la loro attenzione. Ogni giorno, infatti, pubblicavo un contenuto diverso. Questi, appunto, potevano essere di qualsiasi genere. La maggior parte di loro, però, erano frasi ed aforismi. Soprattutto tratti dai libri di autori celebri. Italiani oppure internazionali.
8. Come costruisci i tuoi personaggi e la trama?
Ecco la domanda complessa. Scherzi a parte, seguono due fasi differenti. Almeno nel mio caso. Ovvero, prima costruisco la trama del libro. E poi viene il turno dei fattori secondari. Tra questi, ci sono i personaggi, le ambientazioni ed il tempo della storia. Tutti e due, però, hanno una caratteristica comune. Vale a dire, la realtà. Molto spesso, infatti, questa li rispecchia. In parte oppure totalmente. Quando finiscono in un mio romanzo, però, vengono trasformati. A mano a mano che la narrazione si srotola.
9. Tra la tua trama e i tuoi personaggi, cos’è essenziale per te? Perché?
In entrambi i casi, sono essenziali le loro caratteristiche. O, meglio, sono fondamentali. Almeno, secondo il mio punto di vista. Difatti, queste possono essere molto utili. Per due motivi principali. Il primo è l’identificazione. Se entrambi hanno delle proprietà, il lettore si immedesimerà meglio. In ognuno di loro. Di conseguenza, non farà fatica a comprendere la storia. Né interromperà la lettura. Bensì, andrà avanti. Fino in fondo. Il secondo, invece, è la memoria. Attraverso specifiche qualità, il lettore se ne ricorderà.
10. Come gestisci le recensioni negative sul tuo libro?
Per il momento non è un problema. Perché non ne è arrivata ancora nessuna. Però, ciò non toglie che questo potrebbe accadere. Ovviamente, non mi auguro nemmeno questo. Poiché non è carino lasciare questi pensieri. Di cui la maggior parte delle volte non si conosce nemmeno la motivazione. Come, ad esempio, su Amazon. In cui tutti possono valutare un prodotto. Inclusi i libri. Attraverso le celebri “stelline”. Ad ogni modo, se ciò dovesse capitare non ne farò un dramma. Anzi, cercherò di non dargli troppo peso.
11. Quale parte del tuo processo di scrittura è il più difficile?
Nel mio caso, è presente una parte più difficile del processo di scrittura. Però, questa si manifesta alla fine della terza rilettura. Sto parlando della revisione di un testo. In altri termini, un incubo senza fine. Poiché, bisogna rivedere il manoscritto. Di nuovo. Prima che questo venga mandato alla casa editrice. Più precisamente, bisogna rivedere molti fattori. Dagli errori di ortografia, alla struttura delle frasi. Dall’intreccio narrativo alla logica della trama. Dalla veridicità dei dialoghi, ai segni di interpunzione.
12. Che consiglio dai ai nuovi autori?
In realtà, non c’è un solo consiglio che voglio dare. Poiché, non se ne dà mai uno solo. Soprattutto a queste nuovi voci della letteratura. Visto che potrebbe anche non bastare. Oppure non essere quello giusto per tutti. Dato che il mondo è bello perché è vario. Se ne dovessi scegliere uno, però, opterei per dire una sola frase. Cioè, leggete tantissimo. Secondo me, soltanto con la lettura c’è la scrittura. Perché queste viaggiano sempre insieme, Una di fianco all’altra. Anche se su due binari paralleli. Ma molto vicini.
13. Cosa diresti a uno scrittore che vuole pubblicare il suo primo libro?
Rispetto al caso precedente, questa è un’altra questione. Visto che non si tratta di dare un semplice consiglio. Ma di metterlo addirittura in guardia. Oggigiorno, purtroppo, l’editoria è un cerchio sempre più stretto. In cui soltanto pochi riescono ad entrare. Chi dopo tanti anni. Chi, invece, dopo aver superato molti ostacoli. Dunque, credo che lo scrittore esordiente debba scegliere con cura. Sia la casa editrice a cui mandare il suo manoscritto. Sia i generi che quest’ultima tratta. Poiché sono due criteri molto rigidi.
14. Quanti libri hai scritto finora?
Fino ad ora, ne ho pubblicato soltanto uno. E, come ho detto, si tratta del mio romanzo d’esordio. Il suo titolo è “Il segreto di Llorys Hertz”. Mentre il genere è un thriller. Con alcune sfumature horror. E’ stato pubblicato l’11 settembre 2023. Ed, attualmente, è disponibile in tutte le librerie fisiche e digitali. Quindi, si può acquistare su Amazon, ma anche presso le grandi case editrici. Come la Mondadori e la Feltrinelli. Questo, però, non sarà l’unico mio romanzo in circolazione. Poiché, ne pubblicherò tanti altri.

15. Quale dei tuoi libri ti è piaciuto di più scrivere?
In verità, non c’è un romanzo di questo genere. Perché, non ho mai avuto preferenze. Perlomeno da questo punto di vista. Di conseguenza, posso affermarlo con certezza. Anche se i libri che ho scritto finora non sono molti. Ad eccezione della mia prima pubblicazione. Nonostante ciò, hanno tutti questa caratteristica in comune. Inoltre, in ognuno di loro ho lasciato anche qualcos’altro. Ovvero, alcune parti delle mie multiple personalità. In fondo, è sempre un buon modo per costruire l’immagine di un autore.
16. Puoi raccontarci qualcosa del tuo prossimo libro?
Sinceramente, potrei dirvi molte informazioni in merito. A partire dal suo titolo. Cioè, “La forza di un singolo mortale”. Questo romanzo verterà su un altro genere. Quindi, sarà completamente diverso da “Il Segreto di Llorys Hertz”. Poiché, si tratterà di due categorie differenti. Da un lato sarà fantascientifico. Dall’altro, invece, sarà anche un po’ distopico. Inoltre, anche l’intreccio narrativo sarà differente. Perché rifletterà la storia di un padre di famiglia le cui invenzioni cambieranno il mondo. Per sempre.
17. Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi?
Di solito, mentre scrivo utilizzo un sottofondo musicale. Però, non si tratta di canzoni comuni. Bensì, di sinfonie rilassanti. Queste possono essere di tutti i tipi. Dai suoni della natura, alla melodia di un pianoforte. Dalla combinazione di entrambi alla musica eterea. Dalle onde alfa fino alle colonne sonore dei film. Ma riprodotte con un ritmo più lento. Ovviamente, questa è una vasta gamma di alternative. Tuttavia, essa varia di continuo. Più precisamente, muta in base allo sviluppo della vicenda in questione.
18. Quale autore famoso ritieni migliore?
Con questa domanda vado ad una sola risposta. Perlomeno in questo caso. L’autore che ritengo il mio preferito è Stephen King. Dietro la mia scelta, però, c’è una motivazione ben precisa. Cioè, il suo inimitabile stile di scrittura. Con cui riesce ad immedesimare il lettore nella storia. In maniera graduale. In questo modo, gli permette di continuare la lettura. Senza mai farlo staccare dalle pagine. Ma conducendolo fino alla fine degli avvenimenti. Nonostante la maggior parte dei suoi romanzi non siano così brevi.
19. Dove trovi le idee per i tuoi libri?
Come ho detto in precedenza, c’è una sola fonte che mi ispira. Ossia, la realtà. Questa musa, infatti, mi offre sempre tanti spunti diversi. Dopodiché, vengono elaborate dal mio cervello. Il quale le trasforma in idee. In seguito, questi concetti vengono adattati ai dettagli che compongono una storia. Questi possono essere rilevanti oppure no. In ogni caso, contribuiscono ad incrementare gli eventi narrati. Poiché ne costituiscono una parte. L’altro lato, invece, è formato da elementi completamente inventati.
20. Quali attori pensi che interpreterebbero i tuoi personaggi se il tuo libro diventasse un film?
In realtà, ho già pensato a questa domanda. Forse più di una volta. Sia durante la stesura e sia durante la promozione del mio romanzo. Sebbene questo mio desiderio non si sia ancora avverato. Tuttavia, avrei già qualche nome che potrei citare. Ad esempio, vedrei bene Luke Evans nei panni di Dracula. Visto che è un ruolo che ha già ricoperto in passato. In particolare, nel prodotto cinematografico Dracula Untold. Poi, Sarah Gadon sarebbe una perfetta Mina. E, infine, Jackson Robert Scott lo vedrei bene come Llorys.
21. La tua famiglia sostiene la tua scrittura? Cosa ne pensa?
Allora, all’inizio non erano molto d’accordo. Devo ammetterlo. Poiché, alcuni di loro si sono dimostrati un po’ scettici. Visto che non credevano che questo potesse essere accaduto veramente. In particolare, dopo la pubblicazione del mio primo libro. Quando ne parlai con loro, però, questa considerazione era cambiata. Dato che hanno notato subito il mio interesse verso la scrittura. Sia dal tono che avevo usato. Sia dalle parole. Da quel momento, hanno cominciato a sostenermi. Sempre di più. Giorno dopo giorno.
22. I tuoi lettori ti contattano? Cosa dicono?
Da quando ho aperto la mia pagina, è successo anche questo. Anche se ciò non si è verificato subito. Bensì, dopo qualche mese. Ovvero, quando i miei seguaci hanno cominciato a diventare sempre più numerosi. Anche se appartengono a diversi gruppi. Ad esempio, alcuni di loro sono semplici lettori. Invece, altri sono dei veri blogger. O recensori. Nonostante ciò, sono tutti d’accordo su un concetto comune. Apprezzano molto i miei contenuti. Una parte di loro, addirittura, è diventata anche mia amica.
Ringrazio il Club del libro per avermi intervistata. E’ stato un piacere e un onore aver risposto a queste domande. Inoltre, esprimo la mia sentita riconoscenza per coloro che hanno letto le mie risposte. Spero che siano state esaustive. E, di conseguenza, che vi siano anche piaciute. Inoltre, vi invito a seguirmi sulla mia pagina autrice. Oltre ad essere accogliente, è un luogo variegato e colorato. Oltre a ciò, potere trovare contenuti diversi: reels citazionali, collaborazioni, recensioni varie, rubriche, poesie, e tanto altro.
Greta Addams
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