Intervista a Roberta Leanza

Pubblicato il 4 ottobre 2025 alle ore 11:00

Le nostre interviste non si fermano mai, eccone un'altra.

1. Quando hai iniziato a scrivere?
Scrivo da quando ne ho ricordo, dai classici diari in cui annotavo le mie giornate, ai fogli di quaderni pieni di svariati racconti.

2. Cosa ti ha fatto avvicinare al mondo della scrittura?
La scrittura è da sempre il mio porto sicuro, in cui mi rifugio quando ho bisogno di trovare un punto di equilibrio con me stessa e con il mondo attorno. Scrivere mi fa stare bene.
3. Quando sei diventato scrittore?
Onestamente ho difficoltà a definirmi una "scrittrice" , mi sento più una persona con la passione per la scrittura che, in un preciso momento della propria vita, ha sentito il bisogno di condividere una storia per sé importante.

4. I social media svolgono un ruolo importante per te come autore?
Ammetto di non essere molto pratica di social media, è un mondo a cui mi sto pian piano avvicinando e che è sicuramente utile per farsi conoscere, ma che bisogna maneggiare con attenzione.
5. Come costruisci i personaggi e la trama?
I personaggi, con la loro storia, vivono e crescono nella mia mente per mesi e, quando arrivano sulla carta, sono persone reali, che conosco in ogni loro sfumatura.
6. Tra la trama e i tuoi personaggi, cosa è essenziale per te? Perché?
Per me sono entrambi essenziali, perché la trama vive in funzione dei personaggi e viceversa ed è importante per me che si fondino tra loro, arricchendo la storia dei messaggi che vorrei portare.
7. Come gestisci le recensioni negative dei tuoi libri?
Quando ho ricevuto la prima recensione negativa, ammetto di avere sofferto, come è giusto che sia, e mi sono posta tante domande sul mio libro e sul suo significato. Questo passaggio ritengo sia stato fondamentale, perché, al di là di quello che la recensione riportava, più o meno condivisibile, bisogna sempre rimettersi in discussione, in ogni sfera della vita. Tutto serve e, in qualche modo, aiuta a crescere.
8. Che consiglio dai ai nuovi autori?
Il consiglio è quello di crederci, perché scrivere è innanzitutto un piacere personale, e, prima o poi, la nostra storia in qualche modo troverà la casa giusta.

9. Quale parte del processo di scrittura è più difficile?

Sicuramente la parte più difficile è descrivere le scene in cui accade ai personaggi qualcosa che ha per me un importante coinvolgimento emotivo e quindi cercare di trascrivere quelle emozioni, spesso dolorose, e renderle il più possibile reali.
10. Quanti libri hai scritto finora?
Ne ho scritto uno solo, Vento Bianco, un romance Dark MM pubblicato con la Pleasure Edizioni.
11. Puoi raccontarci qualcosa del tuo prossimo libro?
In questo momento non c'è un libro in divenire, non escludo che ci sarà, ma solo e se arriverà la storia adatta, che meriterà di essere scritta.

12. Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi?
Il silenzio della notte e il suono della musica.
13. Quale autore famoso ritieni migliore?
La mia mente corre subito all'autore che mi ha fatto appassionare alla lettura quando ero ragazzina e che porto sempre nel cuore, ed è Italo Calvino.
14. Dove trovi le idee per i tuoi libri?
Dalla vita quotidiana, osservo tanto, penso che chiunque di noi porta dentro di sé un pezzo di una storia da raccontare.
15. Quali attori pensi che interpreterebbero i tuoi personaggi se il tuo libro diventasse un
film?
Non ho nomi precisi al momento, ma di sicuro mi piacerebbe si trattasse di attori italiani emergenti.
16 La tua famiglia sostiene la tua scrittura? Cosa ne pensa?
Si, la mia famiglia mi sostiene, e apprezza, per fortuna.
17 I tuoi lettori ti contattano? Cosa dicono?
Si, in questi mesi sono stata contattata da diversi lettori e ogni volta è stata un'emozione indescrivibile e non smetterò mai di ringraziare ognuno di loro. Ciò che più spesso i lettori dicono è che con il mio libro hanno pianto e riflettuto su tematiche
attuali di cui purtroppo, anche secondo me, non si parla abbastanza.

 

 

Vorrei concludere ringraziando la mia Casa Editrice, la Pleasure Edizioni, che ha avuto il
coraggio di credere in Vento Bianco, nonostante e, forse proprio perché, tratta
argomenti scomodi e di forte impatto emotivo, dandomi così la possibilità, nel mio
piccolo, di poter fare arrivare alcuni messaggi per me necessari, uno dei quali è che
nessuno al mondo può privarci del diritto di essere noi stessi e di brillare.

Roberta Leanza


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