Intervista a Stefany Bò

Pubblicato il 18 ottobre 2025 alle ore 15:48

Per voi un'altra intervista ad un'altra autrice emergente

Salve a tutti sono Stephany Bò e sono l'autrice di Myosotis- Non ti scordar di me. L'ho pubblicato da poco, ma in verità lo sto scrivendo da 5/6 anni. Tra blocco dello scrittore e vari impegni, l'ho accantonato perché non pensavo che poi sarebbe diventato il mio lavoro. Ma andando avanti, ho capito che non posso fare nient’altro se non la scrittrice. Amo scrivere, soprattutto nei miei periodi no e soprattutto amo leggere.

1) Quando hai iniziato a scrivere?
In verità non c'è un periodo in cui ho iniziato a scrivere, l'ho sempre fatto. Da bambina scrivevo i diari segreti, come mi sentivo durante la giornata e ho capito che la scrittura per me era ed è una terapia. Poi ho iniziati a scrivere frasi, dove aprivo il mio cuore, dove esponevo le mie emozioni e poi ho deciso di scrivere un vero e proprio libro, perché scrivere soltanto delle frasi non mi bastava. La scrittura mi aiuta a spiegare emozioni che a parole mi risulta molto difficile.
2) Cosa ti ha fatto avvicinare al mondo della scrittura?
Il mio libro nasce in un periodo molto difficile della mia vita. Mi sentivo sola e ho capito che la scrittura era la mia salvezza. Myosotis è stata la mia salvezza, la mia cura. Ho affrontato insieme alla mia protagonista, Helene, i suoi dolori, perché in fondo quei dolori erano un po' anche i miei. Sono cresciuta con lei e in un certo senso, mi ha aiutato a superare il dolore. A
capirlo, a tenergli la mano e ad accettare tutto con amore.
3) Quando sei diventato scrittore?
In verità mi sono sempre sentita un po’ scrittrice, nella mia testa e soprattutto nel mio cuore. Ma ufficialmente Myosotis è stato pubblicato il 26 Giugno 2025.
4) Vorresti essere pubblicato da una casa editrice, oppure preferiresti rimanere indipendente?
In verità non lo so. Da poco mi sono immersa completamente nel mondo della scrittura e ancora sto cercando di capire tante cose e questa è una di quelle. Credo che comunque entrambe diano buone opportunità, ma comunque non escludo il fatto di poter pubblicare con una casa editrice, se si presenta l'occasione.
5) Qual è la tua esperienza con il blocco dello scrittore?
A volte non scrivevo per mesi interi, a causa del blocco dello scrittore. Ma poi ho capito che in quella situazione, bisogna sforzarsi a scrivere almeno un ora al giorno per riuscire ad uscirne.
6) Perché hai deciso di diventare scrittore?
Penso sempre che non sono stata io a cercare la scrittura, ma è stata lei a cercare me. Ho sempre avuto un bisogno di scrivere. Quando scrivo, tutto il resto sparisce e sono completamente immersa nel mio mondo, nella mia storia. Quello che ripeto sempre, la scrittura è la mia cura, letteralmente.

7) I social media svolgono un ruolo importante per te come autore?
Non sono molto brava con i social, pensavo non dovessero servire. Ma ho capito che i social sono il miglior modo per far conoscere il proprio libro. Quindi si, svolgono un ruolo importante per me.
8) Come costruisci i tuoi personaggi e la trama?

Non seguo un filo logico in realtà. Le idee molto spesso mi appaiono dal nulla. A volte inizio a scrivere senza aver pensato bene alla trama o ai personaggi. Esce tutto da sé, come se la storia fosse già scritta.
9) Tra la trama e i tuoi personaggi, cosa è essenziale per te? Perché?
E' essenziale per me l'amore che la famiglia dona alla mia protagonista. La famiglia che c'è sempre, in qualsia situazione. L'amore e la dolcezza che salvano sempre. I ricordi, che sono indelebili, indistruttibili. Nessuno può portarteli via.

10) Come gestisci le recensioni negative sul tuo libro?
Ho sempre avuto il terrore delle recensioni negative sul mio libro. All'inizio non volevo pubblicarlo proprio per questo, perché non è solo un libro, è una parte di me. Ma ho capito che siamo tutte persone diverse e non tutti possono avere i miei stessi gusti, ci sta. Quindi penso che sia normale averle e va bene così. Però comunque al momento, ancora non ne ho avute.
11) Quale parte del tuo processo di scrittura è il più difficile?
Il processo di scrittura più difficile per me è l'inizio. L'idea, il formare una storia che abbia un filo logico e che possa insegnare qualcosa a chiunque lo legga.
12) Che consiglio dai ai nuovi autori?
Non abbiate paura di niente. Fate tutto ciò che è in vostro possesso. La vostra storia merita di essere letta, sempre.
13) Cosa diresti a uno scrittore che vuole pubblicare il suo primo libro?
Lo inciterei a farlo, a non arrendersi. La strada è lunga, ma tutto viene ripagato. I sogni vanno inseguiti, in qualsiasi situazione.
14) Quanti libri hai scritto finora?
Myosotis è il mio primo libro ufficiale, ma il secondo è già in lavorazione.
15) Quale dei tuoi libri ti è piaciuto di più scrivere?
Io credo che Myosotis resterà per sempre il mio preferito, in qualsiasi cosa. Ho amato scriverlo e mi ha visto crescere, come io ho visto crescere lui.
16) Puoi raccontarci qualcosa del tuo prossimo libro?
Ho già iniziato a scrivere qualcosa. I temi principali sono simili al primo, ma la mia percezione del mondo è cambiata e sarà diverso anche per la mia nuova protagonista, Hope. Il nome non è stato scelto a caso, perché c’è sempre speranza...sempre.

17) Cosa ti aiuta a concentrarti mentre scrivi?
Mi aiuta a concentrarmi il silenzio, perché in quel silenzio, se ascoltato bene, c’è l’ispirazione. A volte ascolto anche canzoni di Einaudi, perché mi calmano e aiutano il mio cuore a esprimersi meglio.
18) Quale autore famoso ritieni migliore?
Mi piacciono molto i libri di Felicia Kingsley e di Nicholas Sparks.
19) Dove trovi le idee per i tuoi libri?
Molto spesso prendo spunto dalla mia vita, da chi mi sta intorno e dalle cose che mi sono successe. In Myosotis c’è molto della mia vita, forse fin troppo.

20) Quali attori pensi che interpreterebbero i tuoi personaggi se il tuo libro diventasse un film?

Molto spesso ci ho pensato. Ma non ho ispirato nessun mio personaggio a qualche attore famoso, quindi sono un po’ impreparata. Ma credo che non faccia differenza, vorrei solo che riuscissero a trasmettere tutto ciò che c’è nel libro, ogni singola emozione.
21) La tua famiglia sostiene la tua scrittura? Cosa ne pensa?
La mia famiglia sono i miei primi fan. Dai miei genitori a tutti i miei fratelli. Mi hanno sempre incoraggiato e insegnato a rincorrere sempre i sogni. Se sono arrivata fino a qui oggi, è soprattutto grazie a loro.
22) I tuoi lettori ti contattano? Cosa dicono?
Ho ricevuto un sacco di complimenti dai mie lettori. Un sacco di supporto e amore. Credo che non li ringrazierò mai abbastanza, non c’è cosa più bella di quando apprezzano un qualcosa che hai fatto interamente con il cuore e con le proprie emozioni.

 

 

 

Grazie mille anche solo per avermi letto e donato il tuo tempo.
Che il mio libro possa arrivare a te, che ne hai bisogno. Che possa toccarti l’anima come ha fatto
con me. Che possa farti sentire capita, ascoltata, accettata. Che possa essere un delicato abbraccio
nel momento del bisogno. Che il mio Myosotis possa donarti amore e che non ti faccia
dimenticare...mai. E che i ricordi sono l’unica cosa che resiste nel tempo, sempre.

Stephany Bò.


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